Varie ragioni contribuiscono a spiegare la crescente diffusione e popolarità della Pressione Arteriosa (PA) auto-misurata, la quale è una metodica di più facile accessibilità per il paziente e di costo inferiore per il Sistema Sanitario, rispetto al monitoraggio ambulatoriale della PA nelle 24 ore.
Pur non permettendo una valutazione delle modificazioni pressorie giorno-notte, la PA auto-misurata fornisce una misurazione dei valori pressori al di fuori dell’ambiente clinico e/o ospedaliero, consentendo una valutazione accurata e riproducibile nel grado di controllo della PA nel lungo e lunghissimo termine.
Trattandosi di misurazioni pressorie indipendenti dall’operatore, la PA automisurata evita vari problemi legati alla misurazione tradizionale della PA da parte del medico. Nè la PA automisurata nè la PA ambulatoriale sonosoggette ad effetto placebo; varie indagini hanno dimostrato che l’automisurazione della PA induce un miglioramento dell’aderenza del paziente al trattamento farmacologico.
Importante il controllo della PA durante la stagione estiva perchè può manifestarsi una marcata riduzione della pressione sia nella popolazione normotesa sia in quella ipertesa, tanto durante i giorni di lavoro, quanto in quelli di riposo. Poichè le oscillazioni pressorie stagionali sono presenti sia nel normoteso che nell’iperteso è possibile, ma non obbligatorio, che un trattamento antiipertensivo precedentemente congruo possa divenire eccessivo durante i mesi estivi.
COME AUTOMISURARE LA PRESSIONE ARTERIOSA
Come automisurare
- Cinque minuti di riposo, almeno 30 minuti senza fumo di sigaretta o caffè
- Posizione seduta, schiena ben appoggiata, braccio a riposo sul tavolo
- Posizione corretta del braccale
- Posizione immobile, gambe non accavallate, in silenzio
- Registrare i valori ottenuti (se l’apparecchio è privo di memoria)
Quando automisurare
Valutazione iniziale e prima di ogni visita medica:
- Sette giorni misurazione (primo giorno da eliminare)
- Due sessioni per ciascun giorno (prima di colazione e prima di cena)
- Una- due misurazioni per settimana (nel lungo termine)
Fonte: “PCR patiente and cardiovascular risk”